domenica 13 aprile 2014



МИД России
Ministero degli Esteri della Federazione Russa
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DICHIARAZIONE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA FEDERAZIONE RUSSA


Gli sviluppi della situazione nel sud-est dell'Ucraina sta diventando estremamente pericoloso. L'autoproclamata autorità di Kiev a seguito di un colpo di Stato ha avviato una violenta repressione delle proteste popolari, reazioni a causa di un completo disprezzo degli interessi legittimi degli abitanti delle regioni sud-orientali, minacce dirette di violenza nei confronti di chi non è d'accordo con il predominio dei nazionalisti radicali, sciovinisti, russofobi, degli atti di antisemitismo della coalizione che si è stabilita a Kiev con il sostegno diretto degli Stati Uniti e l'Unione europea.


Condanniamo fermamente i tentativi di usare la forza bruta contro i manifestanti e gli attivisti con l’utilizzo dei paramilitari del “Settore di Destra" e di altri gruppi armati illegali. Particolare indignazione provoca l’ordine criminale di Turchinov volto ad utilizzare l'esercito per sedare le proteste. Come risultato di tali azioni nel sud-est si è già versato sangue.


Pretendiamo che gli scagnozzi del "Majdan", che hanno rovesciato il legittimo Presidente, interrompano immediatamente la guerra contro il loro stesso popolo, adempiendo tutti i loro obblighi ai sensi dell'accordo del 21 febbraio. Gli sponsor occidentali dei Majdanisti, soprattutto quelli che hanno garantito per il suddetto accordo e dietro di loro gli Stati Uniti, stangano a freno i propri patrocinati, li facciano dissociare dai neo- nazisti e dagli altri estremisti, interrompano l'uso delle forze armate contro il popolo ucraino e si impegnino immediatamente in un autentico dialogo nazionale con la partecipazione paritaria di tutte le regioni nell'interesse di una rapida riforma costituzionale radicale. Proprio dall’Occidente ora dipende la possibilità di evitare una guerra civile in Ucraina.


La parte russa porterà urgentemente la crisi del sud-est dell'Ucraina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e all’OBSCE



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